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The Wayfarer's itch.io pageResults
Criteria | Rank | Score* | Raw Score |
How strongly maps are integrated in the game’s design | #1 | 4.600 | 4.600 |
How well the game fits the theme and goal of the jam | #3 | 4.200 | 4.200 |
How captivating the tone, feel and style of the game are | #10 | 3.600 | 3.600 |
How elegant the game’s design is | #14 | 3.000 | 3.000 |
How easy to understand and use the game’s rules are | #17 | 3.000 | 3.000 |
Ranked from 5 ratings. Score is adjusted from raw score by the median number of ratings per game in the jam.
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Comments
I really love Invisible Cities :^D
This game is extremely cool!! I love the theme, and playing as successive wayfarers for successive Khans totally captures my imagination. In english at least, the game rules seem to be a little more tangled than I think the game really wants. I also think it might be a little tough to play with more than three players - although I love the leading questions, my impression of the Eyes seemed like they have a little less to do than the other characters (admittedly, only from reading!! I didn't get a chance to play). With all the cool card drawing, I also kind of found myself wishing for a card-based random location/item/etc table. Anyway, I don't want to make it sound like I have any real complaints!! I am really in awe at the way you managed to pack in so much flavor into the map making, not to mention the questions and scripted statements.
Thank you so much for the feedback!
Surely, I intend to expand and clarify the rules and the flavour text in the following releases, after some playtesting. I will also pay attention to if the Eyes are sufficiently involved in the game or not and, if not, I will look for a solution. About the introduction of a randomisation deck, it’s not something I thought of, because of the fact much of the deck being used for other purposes. I will surely think to use it, if I’ll see the players struggling with the ideas coming up.
Thanks so much for your cool game!!
Finalmente un gioco per Mapemounde incentrato sul map building! Ci piace sicuramente il modo in cui la fiction e l'esplorazione sono state integrate attraverso regole chiare e molto semplici: l'uso delle frasi rituali e dell’ accartocciare le mappe vecchie, l'idea di continuare nella stirpe dando il senso del tempo che passa inesorabile, senza fermare comunque la fiction anzi… Un gioco che vorremmo provare!
Nota: occhio che nella fase di assegnazione dei ruoli le matte sono presenti nel mazzo ma non sono messe nella scala dei valori!
Grazie per il commento! ❤️
Allora, nella fase di assegnazione dei ruoli, le matte non vanno incluse nel mazzo. Vanno usate solo nel mazzo della vita del Khan e del Viaggiatore. Sicuramente mi sono dimenticato di scriverlo, per cui grazie per la segnalazione.
L'idea di fondo ci è piaciuta subito, ma questo si capiva già dalla presentazione: a convincerci del tutto sono state le piccole cose. Sia dal punto di visto estetico, come la spiegazzatura dei fogli per l'invecchiamento della mappa; sia dal punto di vista funzionale, come le frasi rituali e un meccanismo per l'epilogo convincente.
Abbiamo trovato il gioco semplice da immaginare e pronto da provare, cosa che contiamo di fare al più presto. Siamo curiosi di valutare come ci troveremo con la sfida d'interpretare una linea di personaggi con la stessa funzione, ma spinte differenti. La resa dello scorrere del tempo sembra affascinante.
In prospettiva, troviamo che il testo sia molto chiaro e i suoi margini di miglioramento stiano più che altro nel colore. Conoscendo i punti di riferimento letterari, il respiro simbolico della storia potrebbe essere sottolineato con poche e rapide pennellate per fornire una consapevolezza in più ai giocatori.
Ottimo lavoro.
Grazie di cuore. Pensate che, avendolo scritto di fretta e in inglese (che non è di certo la mia lingua madre), ero convinto di aver fatto un casino tremendo nell’esposizione.
Vi faccio anche una domanda: non ho ben capito cosa intendete quando dite che secondo voi basterebbe qualche pennellata di colore in più? Cioè, se vi va, mi fate un esempio di cosa intendete?
La premessa è che noi (e Oscar in particolare) abbiamo un gusto molto specifico per questa faccenda, quindi non è detto che debba essere condiviso, né giusto sempre. L'idea è che un regolamento oltre a essere chiaro (e ti confermiamo che per noi il tuo lo è stato nella maniera più assoluta) possa aspirare a essere evocativo, senza per questo doversi perdere troppo in chiacchiere.
Nel caso specifico, le frasi rituali sono ottime e vanno già in questa direzione. Magari ci potrebbe stare qualche citazione, se vuoi rendere di più l'idea che i luoghi da creare possono avere un gusto simbolico o surreale (le Città invisibili) o che il tempo e l'attesa sono concetti importanti (Buzzati). Anche senza stare a scomodare gli autori, ogni tanto può bastare una mezza frase giusta al posto giusto per suggerire non solo le regole, ma anche le potenzialità a livello di gusto e di atmosfera di un gioco. Può essere il classico invito a usare tutti i sensi, una specifica su come t'immagini possano essere valorizzati i generi nei due ruoli, o anche solo qualche richiamo in più ai toni della finzione narrativa.
Di fatto, per "accontentarci", ti basterebbe usare qualche volta la voce che hai usato per la presentazione all'interno del regolamento: dovendogli trovare un difetto, per noi è molto preciso, ma un po' neutro. Usare la tua lingua madre sarà già una svolta in questo.
Speriamo di essere riusciti a spiegarci, visto che è quella classica cosa al limite dell'intangibile ;-)
Ok, ho capito cosa intendete. Grazie.
Di sicuro, nella versione finale del gioco, che ancora non ho intenzione di raffinare a causa di troppi progetti già aperti, ne terrò conto. Magari, se non vi dispiacerà, ve la sottoporrò anche, per ricevere un parere in questo senso.
I really like the lore that you have built around this game! It feels very immersive!
Thank you very much. As I said in the community of the jam, my main sources of inspiration were the tale The Seven Messengers by Dino Buzzati and the novel Invisible Cities by Italo Calvino. And, yes, probably the Netflix TV show Marco Polo, too.