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A jam submission

Ecmuse, le isole imprigionate.View project page

An Island for Agon, written for the Isole Mediterranee Jam.
Submitted by Ametysta92 — 3 days, 15 minutes before the deadline
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Ecmuse, le isole imprigionate.'s itch.io page

Results

CriteriaRankScore*Raw Score
Avversità e Misteri / Strife & Mysteries#13.8014.250
Valutazione Generale / Overall Rating#24.0254.500
Cornice e Paesaggi / Stage & Scenery#34.0254.500
Fatiche e Battaglie / Trials & Battles#52.9073.250

Ranked from 4 ratings. Score is adjusted from raw score by the median number of ratings per game in the jam.

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Comments

Submitted(+1)

Si vede la passione e l’approfondimento dei miti mediterranei profusi nella ideazione di quest’isola (seduzione da parte di Zeus, abbandono, ira di Era, sacrificio, lo zampino di Ermes, ecc.).

La proposta per la Leadership è così veramente ben congegnata che la proporrò quando un gruppo di Eroi arriverà ad Ecmuse!

Gli Auspici e i Misteri riflettono appieno lo spirito dell’isola come anche le descrizioni dettagliate dei luoghi di interesse di Ecmuse (in primis la Magione Sotterranea, degna di Ermes!) e dei personaggi coinvolti (i Diplasimi, come i Dioscuri di ArGONautica memoria possono diventare membri dell’equipaggio, e perché no essere giocati se qualche amico si unisce alla ciurma degli Eroi!).

Ho trovato l’azione molto, forse un po’ troppo frenetica, non so se c’è il rischio che gli Eroi si possano perdere dietro i numerosi fili che vengono svolti per intrecciare la trama… al netto di tutto un’isola che vorrei far giocare (inizia ad essere dura, tra quelle del manuale e le ottime proposte di questa Jam 😉)!

Submitted

La lettura dell’isola mi ha affascinato molto.

Dal punto di vista stilistico ho apprezzato sia la descrizione dei luoghi (in particolare della Magione Sotterranea) che la descrizione del dipanarsi degli eventi da cui emergono chiari i sentimenti dei personaggi (dall’urgenza del re, alla paura delle sacerdotessa di Era – paura di Hermes, più che di Era -, la rabbia e l’angoscia della popolazione per i furti e le frane).

La struttura narrativa è molto interessante perché porta gli eroi pian piano a dover svelare un mistero complesso e “denso”.

Bellissima la scena dell’approdo, sia per originalità che per impatto: pone subito gli eroi di fronte a quel senso di drammaticità che li accompagnerà in tutta l’isola. Ho apprezzato particolarmente anche il fatto che il Capitano Atarse compia il volere del Re, seppur questo lo faccia soffrire (il problema dovere/moralità) ed mi hanno affascinato le figure dei due gemelli, i Diplasimi (bello che possano diventare membri dell’equipaggio, come ricompensa speciale).

Ben si notano gli elementi classici nello scorrere della storia, preponderante su tutti la povertà della condizione umana di fronte agli dei, gli uomini pagano con la loro paura, la loro rabbia e il loro sangue per i capricci amorosi e le vendette personalità degli dei che dovrebbero proteggerli.

L’unico cambiamento personale che potrei pensare di introdurre riguarda la figura di Aspasia, il centro della vicenda (almeno tra le fila dei mortali), nonché origine di tutto lo scompiglio. Avrei cercato di darle più risalto, di dare più spazio a lei non solo in quanto donna bellissima ma in quanto madre di progenie semidivina, magari sacrificando la parte della profezia di Era e della sua interpretazione da parte del Re e chiarendo già il problema nell’Approdo (cerchiamo la Sacerdotessa che ha offeso Era).

Si tratta in ogni caso di un lavoro veramente ben fatto, ricco di descrizioni suggestive, di colpi di scena inaspettati e di sfide avvincenti. In sintesi: mi piacerebbe giocare e far giocare quest’isola!

Developer(+1)

Ciao! Intanto, grazie mille per il commento!

Da persona un po' ossessionata con il rendere personaggi femminili credibili e a tutto tondo, immaginavo che diverse persone avrebbero notato la piattezza e la non centralità del personaggio di Aspasia ma ho deciso di lasciare comunque che rimanesse un personaggio marginale e non particolarmente definito perché volevo che il focus fosse, appunto, su quanto gli uomini sino poca cosa quando sono in balia degli dèi.

Siccome mi interessava rendere molto ambigua la personalità di Ermes (che è un dio molto amato perché particolarmente "sbarazzino e irrispettoso degli altri dèi" ma che la gente spesso dimentica essere a sua volta un dio capriccioso e non di certo dalla parte degli umani), ci tenevo che la figura di Aspasia fosse abbastanza piatta da rendere plausibile la possibilità che Ermes la stesse a sua volta usando e temevo che rendendola una figura troppo carismatica e magnetica, a livello di gioco, la risposta ai misteri diventasse meno interessante (o che in tutte le isole prevalesse l'interpretazione secondo cui Ermes era davvero invaghito della sacerdotessa).  

Inoltre, mi piaceva l'idea di rappresentare anche una donna non straordinaria (nelle due isole che ho scritto come esempio per la jam, Eutanea e Aiscune, le donne sono molto centrali e sono sempre donne eccezionali o straordinarie). In un'isola in cui ciò che non è divino vale poco e viene usato come pedina mi sembrava coerente non riservare alla donna al centro della vicenda un trattamento di favore ma invece di renderla l'esempio più lampante e vistoso di impotenza. 

Al netto di tutto questo, posso capire comunque perché questa scelta possa far storcere il naso e ti ringrazio moltissimo per avermi dato la tua opinione a riguardo, spero però di aver chiarito la ragione della scelta :)

Submitted

Sei stata chiarissima!
"In un'isola in cui ciò che non è divino vale poco e viene usato come pedina mi sembrava coerente non riservare alla donna al centro della vicenda un trattamento di favore ma invece di renderla l'esempio più lampante e vistoso di impotenza.
Riconosco questa come la chiave di lettura giusta per interpretare la scelta fatta nella costruzione dell'impianto narrativo e riconosco che sia estremamente coerente con il tutto.

A me già il tuo lavoro è piaciuto molto, capire le ragioni che ti hanno portato ad introdurre l'unico elemento non convincente per me in prima lettura me lo fa apprezzare solo di più.

Grazie per la risposta:)

Submitted

Aggiungo i miei voti:

Cornice e Paesaggi / Stage & Scenery 5
Avversità e Misteri / Strife & Mysteries 3
Fatiche e Battaglie / Trials & Battles 3
Valutazione Generale / Overall Rating 4
Submitted (1 edit)

Trovo l'isola suggestiva e molto ben descritta. Anche la premessa (una sacerdotessa di Era sedotta da Zeus) è molto evocativa e perfettamente in linea con i miti classici. 

Prima di giocarla, tuttavia, credo che la semplificherei un po'. Per una sessione di AGON come le gioco solitamente con i miei gruppi, trovo che ci siano forse troppe fazioni ed elementi non direttamente correlati tra loro. Scomponendo i vari elementi, abbiamo:

- Zeus, che dà indirettamente origine ai problemi dell'isola seducendo Aspasia

- Era, la cui ira per il gesto di Zeus dà inizio ai problemi (ma in realtà Era non agisce direttamente, manda solo dei presagi funesti: una crepa nella statua,  e il sogno del re)

- Il re, che sulla base dei presagi decide di uccidere una sacerdotessa al giorno (personalmente, avrei reso forse il suo presagio più esplicito, per giustificare questa scelta)

- Le sacerdotesse di Era, che pur conoscendo l'origine della collera della loro divinità la sfidano proteggendo Aspasia (questo passaggio narrativo è, dal mio punto di vista, piuttosto debole: sebbene Hermes possa aver loro chiesto di tacere, le sacerdotesse dovrebbero prima di tutto obbedire ad Era, tanto più che per non farlo stanno morendo una al giorno)

- Hermes, che ferma Aspasia prima che si tolga la vita e la seduce a sua volta, chiedendo poi alle sacerdotesse di Era di tenerla nascosta (invece che portarla in salvo lui - l'azione che mi aspetterei da Hermes in particolare visto il suo ruolo di ladro / messaggero)

- I Diplasimi, che portano scompiglio in giro per l'isola (questo è un elemento di trama che mi piace molto, ma secondo me è difficile da valorizzare nel contesto dell'isola come scritta)

Trovo che messi tutti insieme questi diversi elementi e fazioni indipendenti tra loro rischino di confondere la trama - o quantomeno di non essere adeguatamente approfonditi ed apprezzati.  Questo si vede particolarmente nel finale: la trasformazione di Aspasia in un mostro da parte di Era meriterebbe a mio avviso di essere un elemento centrale della trama, non un evento che si verifica dopo la Battaglia. 

In particolare, secondo me ci sono due idee distinte al centro di quest'isola: la vendetta di Era per una sua sacerdotessa sedotta da Zeus, e lo scompiglio portato sull'isola dai Diplasimi; ciascuna di queste idee meriterebbe a mio avviso di essere sviluppata come tema principale di un'isola a sé stante: su un'isola, la collera di Era per una sua sacerdotessa sedotta da Zeus; su un'altra isola, una donna così affascinante da aver attratto su di sé le attenzioni di due divinità, portandone poi in grembo i Diplasimi (e lo scompiglio che questi portano sull'isola).

Developer

Grazie mille dei feedback e del tempo che hai dedicato a leggere e ad annotare in modo così approfondito i punti critici dell'isola, lo apprezzo davvero molto!