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Operazione Sindone si basa su una premessa davvero interessante.
Mi vedo già a improvvisare un racconto apocalittico che parte dalla rapina del secolo. Nulla da dire sulle atmosfere, che spingono davvero molto a creare un racconto surreale, unico e intrigante.

Per quanto riguarda il regolamento l'ho trovato scorrevole da leggere e chiaro abbastanza da capirne le meccaniche principali. Per mio limite, ci metto sempre un po' a carburare quando leggo un regolamento, faccio fatica a immaginare i passaggi del gioco, senza giocarlo.

Non posso quindi scendere in profondità sui commenti prettamente meccanici (ma anche perché non sono un grande esperto).

Mi è piaciuto molto però l'utilizzo delle carte per comunicare con gli altri giocatori, che di fatto sostituiscono le frasi rituali e concentrano il pilotare alcune fasi del gioco, come una sorta di pulsantiera.

La trama è ben guidata, con i giusti elementi narrativi, e penso che lasci davvero ampio spazio all'inventiva dei vari giocatori che si troveranno a rimpolpare gli eventi e caratterizzare personaggi e azioni.

Ho solo una domanda sull'utilizzo del mazzo dei tarocchi.
Non ho trovato una vera giustificazione narrativa del perché si usi proprio quel mazzo per giocare.
Il rimando ai toni apocalittici e forse la connessione più immediata che mi viene in mente, ma ero curioso di chiederti se ci sono anche altre motivazioni.

Il gioco è davvero bello e sarebbe interessante poterlo provare.

(+1)

Eccomi per rispondere riguardo ai tarocchi.

Risposta seria a 3 livelli:
Il primo livello è superficiale, non c'è un motivo particolare, ma tra i vari "randomizzatori" (dadi, carte piacentine, francesi, token da estrarre) i tarocchi sono un mazzo che si presta tantissimo a fare da sponda a giochi narrativi. Non c'è un perché se non il semplice fatto che è uno strumento esistente a se che si presta benissimo per molti giochi (infatti ci ho già avuto a che fare col Canto del Cigno e avrei voluto usarli anche per la Calvino Jam).

Il secondo livello è d'ispirazione: una buona fetta delle regole che ho adottato del gioco, per essere sicuro di usare un framework già stabile e comprovato, è presa da un gioco che usa in modo simile i tarocchi (quindi uso i tarocchi perché avendo scelto i tarocchi a livello superficiale avevo la possibilità di rubare le tecniche già strutturate dal quel manuale, nello specifico si tratta di Hell for Z di Joe Prince).

Il terzo livello è d'ambientazione: l'hai colta tu... Gli arcani maggiori si prestano tantissimo a spingere significati apocalittici: la ruota, il diavolo, il papa, il giudizio, la morte. Calza così tanto a pennello, sei già nell'ambientazione solo ad usare gli strumenti di gioco. Pieno effetto di paragame. :-D

grazie per il tuo commento, ho molto apprezzato!

Grazie mille per la risposta.

😊👍