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Che fascino! Gran voglia di sedermi attorno a un tavolo e raccontare una montagna assieme agli amici. Mi affascina la meccanica della paura - bellissima la scelta delle immagini del medaglione e i dettagli delle due facce - e narrativamente la trovo fortissima, supportata dal gesto e dalla recitazione, anche se forse personalmente avrei qualche difficoltà a improvvisare il punto di vista della montagna. Un punto di vista così astratto è una cosa che mi intriga tantissimo da leggere (c'era un gran bel racconto di Ursula Le Guin in merito, mi ricordassi il titolo...) e da scrivere, ma per scriverlo ci metto i tempi geologici, appunto. Però chissà, guidati dalla bella scelta di immagini e dall'atmosfera della sessione potrebbe essere più facile, e per me di sicuro fascino. Proprio bello, e ovviamente centratissimo sul tema della jam...

Inizio col dire che hai colto la citazione nascosta a Ursula Le Guin. Non un racconto nello specifico, ma la sua intera produzione fantasy. Ecco, quella parte del gioco la immagino giocata esattamente come in un suo libro, con descrizioni minuziose e quasi eteree.

Il gioco è ancora acerbo e probabilmente merita di essere giocato e approfondito. Ci sono alcune cose che vorrei implementare, ma soprattutto sono curioso di vedere il tipo di storie che emergono. Ho avuto poco tempo per scriverlo e neanche un attimo per provarlo. Questo credo si noti un po’.

Detto questo, sono disponibile per provarlo, se ti va!