Sono d’accordissimo. Come ho già detto più e più volte, lo scopo dei giochi è quello di essere giocato, non di essere venduti. Il vivere in una società capitalista ci ha annebbiato la percezione e ci fa dare valore solo a ciò che può essere venduto, ma la mia formazione umana e culturale va in senso decisamente opposto. Io do molto più valore a cose che non posso vendere o comprare.
Al di là di questa sega mentale, io, di solito, mi faccio delle domande a cui rispondere, implicitamente e non. Con i giochi per i quali sono in uno stadio avanzato di sviluppo, invece, miro a giocarli e basta per vedere cosa ho spiegato male o cosa scorre meno bene, e cerco di capire se è una caratteristica insanabile del gioco, se posso correggerla o se posso spiegare meglio come aggirare il problema.