Allora, guardiamo come funziona tutto il sistema, ammettendo di togliere l’onniscienza della femme fatale come regola, lasciandola solo come possibilità .
Alla fine dell’ultima scena d’investigazione, è uscito il terzo segreto che ha sbloccato il finale. A questo punto, lei scrive su un cartoncino il segreto svelato nella scena appena conclusasi e lo mette al centro del tavolo:
Lisa (la femme fatale) ricattava Olly (il socio in affari del marito scomparso), dopo esserci andata a letto.
Lei: Bene. E questo era il terzo indizio; il che vuol dire che si sblocca il finale. Dove hai intenzione di andare per la scena di confronto?
Lui: Be’, ma è chiaro: vado alla sua villa di Hollywood. Mi deve delle spiegazioni!
Lei: Fammi pensare… No, allora, la scena non la inquadro lì, ma prima che tu vada lì. Stai lasciando il tuo ufficio per recarti verso la villa di Lisa, quando vedi un’ombra avvicinarsi alla porta. Cosa fai?
Lui: Mmm… vado ad aprire, anche se guardingo.
Lei: Appena apri la vedi: lei, Lisa. È bellissima, come al solito. I suoi occhi azzurri ti penetrano nel cuore come lame di ghiaccio e potresti giurare che sono stati loro a farti perdere qualche battito. Ha un rossetto rosso intenso che buca la tetraggine del tuo ufficio e, anche alla distanza di un paio di braccia, potresti giurare che è un dolce e pungente odore ci ciliegia quello che proviene dalle sue labbra. Ma no, tutto questo non è nulla rispetto alla terribile freddezza del crudele acciaio della pistola che ti sta puntando.
«Mi dispiace, tesoro. Ti avevo detto che Olly sarebbe stata una pista morta. Perché non mi hai voluto ascoltare?». Sembra quasi una scolaretta appena lasciata dal fidanzato, quando dice queste parole. Tu come reagisci?
* * *
La regola non ci obbliga a far sì che Lisa sappia che il detective ha scoperto i suoi terribili segreti, ma io, che gioco nel ruolo di lei, ho appena deciso che, nella nostra partita, la nostra Lisa in qualche modo lo sa.
Capisci cosa intendo?