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Just Another One... (titolo provvisorio)

A topic by Pepote Productions created Jun 24, 2021 Views: 81 Replies: 2
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Butto giù quel che ho pensato fino ad ora,  anche perché non so se riuscirò a tirare le fila entro la scadenza... L'idea mi è venuta in mente partendo dalla storia narrata nel manga "Sword of the Immortal". 

ANTEFATTO

A ha condotto una vita dissoluta, macchiandosi di innumerevoli atti deprecabili, fino a che ha conosciuto B che l’ha cambiato/a e a cui si è affezionato/a. Ma a causa di questioni irrisolte legate al proprio passato, A è rimasto/a in fin di vita e B è deceduto/a. C salva A presentandosi come una sorta di angelo o creatura soprannaturale benefica, spiegandogli che gli darà una occasione di redimersi: Dovrà uccidere 100 scellerati e poco di buono, dopo di che sarà mondato/a dai propri peccati e potrà finalmente morire riportando nel contempo in vita B. Il gioco inizia nel momento in cui A ha già ucciso 99 scellerati e si appresta ad affrontare il suo ultimo incarico, il più difficile. Dovrà uccidere D, un individuo legato al suo torbido passato, qualcuno che è stato per lui in qualche maniera molto importante e con cui è ancora in debito per qualcosa. A è molto provato dalla vita di uccisioni che sta conducendo: Non si ricorda più da quanto tempo lo sta facendo ne i volti di chi ha ucciso, ma sente che è passato tanto, troppo tempo, e non è più sicuro che tutte quelle persone meritassero effettivamente di morire. Non vorrebbe far fuori quest’ultimo bersaglio, anche perché in esso rivede un poco se stesso/a: D sta in qualche modo cercando di cambiare vita grazie al forte legame con E, un soggetto che potrebbe mettersi sulla strada di A per proteggere D. Tuttavia, qualcosa non torna ad A: talvolta gli pare di aver già vissuto certe situazioni o di aver già incontrato o ucciso certi individui, e comincia a credere che C gli nasconda qualcosa. In realtà A è morto (o in una condizione in qualche modo analoga). C è qualche sorta di entità soprannaturale, o aliena, o tecnologicamente evoluta, e quello che A sta vivendo è una sorta di inferno, che in qualche modo porta beneficio C.

FINALI

  1. Se A morirà nel tentativo di uccidere D, lo farà nella disperazione di non potersi redimere e di non poter salvare B, dopodiché tornerà in “vita” rianimato da C, che gli dirà di essere magnanimo/a e di volergli concedere una seconda possibilità.
  1. Se invece A riuscirà ad uccidere D, confonderà (a causa dell’operato di C) questa uccisione con una di quelle passate ritenendola la 99°, ricordando solo lo strazio per aver tolto la vita a qualcuno che, come lui in passato, era riuscito/a a cambiare.

    In pratica, A è costretto/a a ripetere in eterno questo ciclo di uccisioni. Esiste tuttavia una alternativa: Nel caso A riesca a realizzare la sua condizione prima di affrontare D, anziché D potrà affrontare C, che rivelerà la sua vera natura.

  1. In caso di sconfitta contro C, A riprenderà il ciclo delle uccisioni come nel finale 2.
  1. In caso di vittoria contro C, A potrà scegliere di sfuggire al ciclo delle uccisioni, tuttavia C gli mostrerà onestamente cosa veramente lo aspetta in questo caso: Qualcosa di spiacevole, definitivo e che non dia assolutamente alcuna speranza.

PERSONAGGI

A: Protagonista (Giocatore 1)

B: Persona a cui A è legata/a (Giocatore 3, o 1)

C: Chi sta dando ad A la possibilità di redimersi (Giocatore 2)

D: Vittima (Giocatore 4, o 2)

E: Persona a cui D è legato/a (Giocatore 4, o 2)

PAROLE CHIAVE

I 4 ingredienti dovrebbero essere tutti presenti, in varie misure.

ILLUSIONE: A vive nell’illusione che quel che sta facendo sia qualcosa di positivo.

DEBITO: Il debito di A nei confronti di C per avergli dato questa opportunità, e nei confronti di D per qualcosa accaduto in passato.

REDENZIONE: Quello che sta cercando di ottenere A.

DUBBIO: A a tratti non è sicuro che quel che sta facendo sia giusto, e non è sicuro della limpidezza delle intenzioni di C.

MECCANICHE

Non ho ancora pensato a delle meccaniche precise per far girare il tutto. A grandi linee mi sono immaginato dei tipi di scene preimpostati (ES. investigazione, relazione, ricordo, dialogo) condotte da uno dei giocatori col supporto degli altri, e autorità ben definite. L’idea è di fare in modo che A accumuli consapevolezza della propria situazione attraverso deja vù, o ricordi, o altro, e possa usarla per tentare di cambiare il finale. Ma anche che questo sia molto arduo da ottenere in una sessione soltanto, e che vi sia la possibilità di proseguire la storia giocando la missione successiva, sfruttando gli “insight” accumulati e non usati in quella precedente. Ci sto ragionando, ma ho una gran paura di incartarmi… :)

Direi che in realtà l'idea di fondo è abbastanza chiara. Ovviamente traformare il tutto in meccaniche (che siano coerenti con la premessa) è sempre più difficile. Se posso darti un consiglio. Cerca di segnare ogni punto importante su uno schema e inizia a concatenarli per capire come incastrarli tutti.

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Grazie per il consiglio. Dovrebbe essere in effetti un percorso di scene solo in minima parte preimpostate che conducano in un modo o nell'altro al finale , con un ricordo collegato ad ognuna di esse che vada a definire meglio chi sono i protagonisti e le loro motivazioni e che al tempo stesso possa avere un effetto meccanico per influenzare l'outcome della sessione.