Operazione Sindone è un gioco che mescola sapientemente le atmosfere buzzatiane a quelle degne di un caper movie, con un tono da fine del mondo conosciuto che non guasta affatto.
La premessa è d’impatto, ma la realizzazione del gioco è forse ancora più interessante. Ho apprezzato moltissimo che, anche solo leggendo il regolamento, siano evidenti il ritmo delle scene e la conseguente azione rocambolesca. Inoltre, l’uso dei tarocchi potrebbe sembrare quasi una scelta obbligata, ma l’utilizzo fatto da Iacopo va oltre e sfrutta a meraviglia le possibilità del medium (davvero, io sono sempre ammirato quando qualcuno riesce a tirar fuori cose del genere con i tarocchi!).
Ammetto che i capitoli fissi non mi hanno mai appassionato particolarmente in un gioco, ma va detto che qui il significato di una scelta del genere diventa evidente: non importa cosa succederà, ma come succederà. E, per il tipo di storia, la differenza è sostanziale. La meccanica della Torre, poi, dona al gioco un guizzo di imprevedibilità (proprio perché in mano a tutte le persone al tavolo).
Mi resta solo un piccolo appunto da fare: la spiegazione dei sacrifici andrebbe anticipata nella descrizione generale del gioco (quando si fa riferimento alle due scene), altrimenti chi legge rischia di arrivare a quel punto e trovare un elemento inaspettato.
Sappi che non vedo l’ora di giocarlo, perché mi ispira davvero tanto!