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Il gioco assomiglia molto a “c’era una volta…” solo più articolato. Risulta semplice da capire dove le regole sono precise e puntuali, un po’ vago soprattutto sul finale (che sinceramente, non riusciamo ad immaginare come possa funzionare), dove peraltro vediamo molto fiacca l’implementazione del tema (“mappa in epoche diverse”). Crediamo ci siano da rinforzare alcuni punti, però tutto sommato è un gioco carino dello stile “raccontiamocela”, legato molto all’ispirazione dei giocatori (il cui contributo deve essere molto proattivo per ottenere un’esperienza valida).

Purtroppo ho visto il commento solo adesso, quindi rispondo ora.

Il problema del finale e di altri piccoli buchi sono cose di cui mi sono accorto diversi giorni dopo. Purtroppo non avevo allora il tempo di testarlo ma li sto sistemando in questi giorni.

In verità ho visto che la proattività di immaginazione è una cosa che si può sviluppare giocando, proprio perché non ci sono limiti meccanici forti nel sistema, però sì, all'inizio può spiazzare.

La questione dell'aderenza al contesto del jam era legata al fatto che ogni singola storia era completamente slegata da qualsiasi vincolo di tempo o di luogo, quindi la mappa si configura come una mappa di storie tutte diverse. Certo, con queste premesse può diventare nebuloso, se il punto è cercare punti collocabili geograficamente o temporalmente. Ho semplicemente cercato un modo di reinterpretare questo concetto in maniera meno standard.

Grazie del commento, vedrò di rispondere in tempo utile la prossima volta.