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Grazie mille!
Il solo fatto che tu abbia commentato, e quindi letto il gioco, è uno dei ritorni più importanti per un game designer. Davvero molto apprezzato.

Non ho capito questa prima frase: "è un gioco molto particolare perchè a creare un tuo personaggio e il giocatore dovrà scegliere per lui" , non rispondo direttamente a questo, proprio per non fare assunzioni sbagliate :-)

Chiaramente non ho fatto ancora alcun playtest, ma mi sono principalmente basato su un gioco già esistente di cui ho mutuato "i rituali", mi riferisco a "180 km/h".

Non credo necessiti di "troppi materiali", nel senso che alla fine servono "le regole di gioco", "un cronometro", "una pallina". Se contiamo il fatto che il cronometro sta tranquillamente su un cellulare, alla fine serve solo una pallina (o quanto meno un oggetto che stia in un palmo). Originalmente avevo pensato a una versione che non sfruttasse un cronometro, ma solo un orologio qualsiasi, però il cronometro porta una sensazione di controllo, ma anche di ansia, che un orologio non saprebbe da solo fornire.

Sulle troppe regole. In parte concordo, mi spiego.
Se parliamo di regole in senso stretto, non credo siano veramente così tante, ci sono delle istruzioni che si leggono praticamente giocando e la parte più corposa delle regole in senso stretto riguardano l'esito, che può benissimo essere letto direttamente alla fine conseguita del gioco prendendo direttamente l'esito realizzatosi in gioco.
Però, questo sì che è critico, ho la sensazione di aver avuto la necessità di inserire troppo "colore" di abbondare con la definizione di una situazione molto definita e per questo aver reso pesante la lettura del gioco.
Per riallacciarmi alla tua domanda, credo effettivamente che diverse sessioni di playtest potranno dirmi se alcune frasi possano essere tagliate, in modo da rendere il testo molto più fruibile e veloce da assimilare, facendo diminuire la sensazione di avere di fronte troppe regole.

Non ho affatto pensato (e non me ne sono preoccupato) a una versione online del gioco, perché ero proprio concentrato su quella sensazione, quasi teatrale, di confronto intimo e serrato tra due persone, davanti alla "pietra". E in questo mi sono lasciato ispirare dalle regole della jam che ipotizzavano un gioco davanti alla macchinetta del caffé o in situazioni similari.
Al netto però di sensazioni ed emozioni più scadenti, pensandoci bene, penso non sia difficile giocarlo online. Un giocatore fa partire un cronometro (anche da cellulare) e si impone di non guardarlo, l'altro giocatore online fa in modo di tenere la videocamera in modo da mostrare la palla tenuta in mano, oltre che la sua faccia. Altro non è necessario e non è niente di così complicato. Certo, ripeto, manca la sensazione di faccia a faccia che è il vero cuore del gioco... Ma online lo vedo fattibile.

Ammetto che una volta finita la Jam credo cambierò anche leggermente le regole, per portare il gioco a 10 minuti di confronto, 15 minuti in totale (lettura regole, giocata, esito), questo perché credo che renda meglio l'esperienza generale.