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Dino è un gioco di ruolo per bambini che parla di piccoli dinosauri che affrontano grandi avventure.


Con quanta efficacia il gioco affronta il tema della jam e ne rispetta l’obiettivo di design?

Tema e obiettivo sono molto ben integrati.

 

Quanto sono integrate le mappe nel design?

La meccanica delle mappe è decisamente integrata con le meccaniche di gioco.

 

Quant’è elegante il design del gioco?

Il modo di esporsi con toni più infantili è perfettamente adatto allo stile del gioco.

 

Quanto sono accattivanti il tono, l’atmosfera e lo stile del gioco?

E’ difficile trovare Dino accattivante per noi che siamo adulti anche se sicuramente un bambino trova i  dinosauri e l’atto del disegnare su delle lavagnette coi colori sicuramente immersivo… e in realtà è questo quello che importa.

 

Quanto sono facili da comprendere e utilizzare le regole del gioco?

Alcune parti delle regole sono carenti e abbiamo dovuto rileggerle per capire se c’erano dei sottintesi o se ci era sfuggito qualcosa, ma nel complesso ci sembra fruibile.

 

Cercando di immedesimarsi nel presunto target di riferimento (5-8 anni?) troviamo veramente molto difficile la capacità di ricordarsi le regole lungo tutta la partita e di rispettarle o (ancor peggio) farle rispettare agli altri senza finire nelle classiche situazioni di bisticcio infantile. Crediamo che il ruolo di un adulto sia quindi fondamentale per poter facilitare e moderare i giovani giocatori di Dino così com’è scritto e che quindi debba essere richiesto esplicitamente dalle regole. La fase di cancellazione, la scelta del tipo dinosauro ecc. sono tutte cose che, a fronte di una divergenza anche minima, un gruppo di ragazzini tende a far sfociare in litigio.

“Giocare la scena” può portare alla violazione del principio di Czege nel caso in cui chi gioca Dino imposti e risolva la scena (le regole non dicono che non è possibile).

C’è infine un forte turnover di personaggi: il sentore è che l’immedesimazione sia poca ma crediamo anche che almeno il passarsi il protagonista sia necessario per i motivi di cui sopra.

 

Conclusione

Dino presenta delle idee molto carine ma ha delle lacune tipiche dei giochi inviati alle Jam (il nostro è un esempio emblematico di questo a nostro parere). Il consiglio è quello di inserire una figura con un background in pedagogia per capire meglio l’interazione sociale infantile e renderlo veramente fruibile dal target voluto.

 

In bocca al lupo per la jam!

Kobold In a Box

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Ciao e 1000 grazie per il commento!

La mia intenzione era di creare un gioco dal tono iniziale fanciullesco, non necessariamente diretto a un piccolo pubblico. Sicuramente dopo i primi playtest valuterò se è adatto al target citato (5-8 anni) e se occorrerà adattarlo allo scopo.

La parte dello Svolgimento l'ho lasciata apposta molto free-roleplay proprio perchè nemmeno io so precisamente cosa potrà funzionare o meno. Soltanto provandolo mi farò un'idea del feeling e di cosa il gioco riesce a trasmettere.

Grazie ancora!


Per gli tutti utenti che non sanno cosa sia, il Principio di Czege dice "Creare la propria avversità e la sua risoluzione non è divertente".