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🇮🇹 Italian review:

I’m Sorry Did You Say Street Magic è un gioco di Caro Asercion, il cui sviluppo è iniziato nel 2019 e si è concluso con la pubblicazione, nel 2020, grazie a una campagna di successo su Kickstarter.

Si tratta di un gioco di narrazione e di creazione di mappe con elementi di gioco di ruolo, che nasce come hack di Miscroscope (Ben Robbins, 2011). Sono previsti da 2 a 6 partecipanti; le partite durano solitamente una sessione, ma è possibile giocare per più sessioni; le autorità narrative sono ripartite equamente tra tutti i giocatori.

In particolare, I’m Sorry Did You Say Street Magic è un gioco di creazione di città. Questo significa che i partecipanti daranno vita a una città fantastica, partendo da una lista di tre ispirazioni ed elementi condivisi, decisi all’inizio della partita. Oltre a questo, all’inizio, si stabiliscono anche alcuni quartieri e luoghi per non cominciare a giocare su un castrante tavolo bianco.

È previsto che ogni giocatore, a turno, stabilisca una “bussola”: qualcosa da esplorare in quel determinato turno di gioco. Ogni giocatore ha tre tipi di azione: può introdurre un nuovo quartiere, un nuovo luogo o una nuova personalità. I luoghi sono sempre legati ai quartieri e le personalità ai luoghi. Le personalità vengono introdotte tramite delle brevi scene, giocate da tutti in concerto.

Ogni elemento della città è rappresentato da un cartoncino sul tavolo di gioco, e i cartoncini si raccolgono tra loro, per quartiere, attorno al nucleo della città. Ma la rappresentazione della città sul tavolo di gioco avviene non tanto per continuità geografica esatta, quanto piuttosto per associazione di idee.

I’m Sorry Did You Say Street Magic strizza volutamente l’occhio al concetto di geomanzia, che sia il feng shui cinese, l’etrusca disciplina o qualunque altra forma di magia legata alla terra, e lo fa in maniera evocativa. Il concetto di creazione magica è rinforzato anche dal fatto che ogni elemento riceva una sensazione o un dettaglio come “vero nome”.