Ciao Riccardo,
abbiamo provato Jens Queue Koncertedly. Ovviamente «alla cieca», cioè nessuno ci ha spiegato le regole, le abbiamo lette insieme e deciso via via cosa fare.
Qualche nota/consiglio dalla nostra partita:
- per me dovresti mettere in evidenza subito (nel riquadro in alto) che il gioco è per due giocatori, e che serviranno due mazzi di carte (francesi o italiane).
- avere anche all’inizio un’idea generale di dove si andrà a parare con lo scopo del gioco sarebbe utile per una più facile lettura (p.es. «lo scopo del gioco è guadagnare più punti dell’avversario grazie a delle combinazioni di carte nella nostra colonna»).
- abbiamo fatto: il primo turno io inizio e spendo i miei punti azione, poi l’avversario. Al secondo turno (dopo che si sono scartate/pescate le carte) il mio avversario inizierà per primo e così via. È corretto? Andrebbe specificato.
- Se ho nella mia colonna per esempio KQQQQ posso come prima azione scambiare il Re e la Donna, e poi la seconda azione scambiarli di nuovo (ritornando così allo stato di prima)?
- Ci sono delle piccole imprecisioni tipografice (mancano i punti alla fine di alcune frasi).
- Forse metterei i colori di e in rosso.
- Non abbiamo capito esattamente cosa sia una scala. «Four cards in sequence, one per suit». Ma noi abbiamo solo KQJ! Vuol dire che KQJQ è «in sequenza» perché non ci sono buchi tra una carta e l’altra?
Riscontro più generale: per me il gioco ha potenziale perché i giocatori interagiscono tra di loro e il materiale di gioco è presente in quasi ogni casa italiana. Continua a sviluppare nuovi giochi!