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Ciao 🙂
> sono sorte DIVERSE perplessità, ma tipo tantissime

LoL  🤣

Il paragrafo sul "punk" si trova nel manifesto Grognardpunk, che non è il manuale di gioco, ma un documento che esprime le idee alla base di un certo modo di fare game-design. Il regolamento di gioco è nel file 20221117_TPK_Rules_tes.

Questo già potrebbe spiegare alcune perplessità 😅

Parlando invece del termine "punk"... io mi limito a prendere atto dell'uso corrente e funzionale. Ma mi interesserebbe vedere l'intervista di Iacopo. Se ritrovi il link me la potresti postare qui? 🙂

E tu, cosa pensi che significhi "punk"? E perchè sarebbe lontano dalla definizione offerta nel manifesto?

(2 edits) (+1)

allora.

sì, la parola punk l'ho letta nel tuo manifesto perché ho scaricato tutto.
Sto provado a cercare di capire dove avevo sentito Frigerio ma per ora senza successo.

Per me il "punk" del *punk identifica il rifiuto per qualsiasi forma di legge o controllo per quanto riguarda il sistema-stato, associato a una necessità fisiologica identificativa di uno o più individui riconosciuti come reietti, esterni o fuori casta che lottano contro il sistema o mondo.

mi sembra che questo sia anche l'uso corrente, e questa tua definizione è proprio ciò che mi perplime. Qualche media lo usa "meglio" o con più consapevolezza ma l'orientamento è sempre una rottura violenta versus lo status quo più che un "reimmaginare qualcosa".

Un altro dubbio, che viene non dal manifesto ma dal manuale, riguarda i PX.
Mi sembra che premiare cose come:

"vote who seemed to answer the most questions" possa promuovere l'idea del "bravo giocatore".

Vediamo…

Per farla semplice, le parole possono assumere diversi significati in base al contesto e all’uso. La tua definizione di “punk” è certo valida, ma non è l’unica esistente (non mi metto a citare vocabolari e altre fonti).

Nel contesto del manifesto parlo di generi narrativi, e in quell’ambito ho cercato di individuare ed esplicitare l’elemento comune in tutti i qualcosa-punk che conosco.
Alcuni presentano il tema della “ribellione contro un sistema oppressivo” o per lo meno la “rottura violenta con uno status quo”… ma…

  1. Laddove possiamo concordare che il genere cyberpunk comprenda il tema della ribellione sociale… non tutte le opere etichettate come cyberpunk contengono quella tematica. Esiste tantissimo materiale “cyberpunk” il cui focus è l’estetica retro-futurista immaginata negli anno 80 a base di neon e cromo, spinotti e cavi, crimine organizzato e rockstar.
  2. Vari qua qualcosa-punk esistenti non hanno alcuna traccia del tema della ribellione sociale. Tipo lo steampunk, il dieselpunk, il rivetpunk, il cottage punk, etc etc etc.

Sono generi narrativi. Comprendono tanti elementi. Quello che tu individui è solo uno fra tanti, eppure tutti sono identificati come qualcosa-punk. Io mi limito a notare questo fatto, e a definite il concetto di Grognardpunk in base ad esso.

Poi oh, se vogliamo scavare a fondo si può facilmente inquadrare il Grognardpunk come rottura di uno status quo ;)
Ma è tutt’altra tematica.

- - - - - -

[quote]
Un altro dubbio, che viene […] dal manuale, riguarda i PX. Mi sembra che premiare cose come:
"vote who seemed to answer the most questions" possa promuovere l'idea del "bravo giocatore".
[/quote]

Corretto.
Il gioco premia, in modo chiaro ma gentile, i comportamenti al tavolo che permettono al gioco di funzionare bene.
Chiaro, perchè elenca esplicitamente una lista breve (3 elementi) di comportamenti pratici.
Gentile, perchè lascia ai Giocatori stessi il giudizio, e perchè l’impatto di questo giudizio è desiderabile e gradevole ma minimo.

Ma ho l’impressione che questo per te sia un male? 😅

(+1)

ok, diciamo che non ritengo interessante in questo momento disquisire sull'interpretazione e significato del suffisso punk quindi per ora la mollo lì, ti ho linkato la puntata dove se ne parlava e sono apposto così.

il "premio" del buon gioco è un concetto che mi piace, vedi i PX di blades sul BG (cito: "You expressed your beliefs, drives, heritage, or background ").

Quello però che leggo io nella frase, ma il mio inglese è poverello quindi accetto contestazioni, è "the most"; ora "most" io lo traduco più o meno con "di più", il che vuol dire che non premia la persona che lo ha fatto, ma quella che lo ha fatto più delle altre. Se tutte lo fanno una sarà "più brava" e sì, più brava per me è un male perché inserisce, magari involontariamente, una meccanica di comparazione che a me personalmente non interessa/piace.

Questo però è un mio gusto personale eh, sia ben chiaro.

Grazie del link, adesso me lo guardo bene :)

Sul premio al "più" qualcosa... si. È un'intenzionale introduzione di un elemento competitivo. Una competizione minima e amichevole, ma pur sempre una competizione. Puoi compararlo a una FanMail, un metodo che richiede ai partecipanti al gioco di valutare il contributo degli altri,  e in ritorno di essere valutati allo stesso modo. È un elemento periferico ed extra che, nello specifico contesto di questo gioco, ritengo possa avere un effetto positivo (ma capisco se la tua mente va verso altri giochi in cui un simile elemento crea tossicità al tavolo).

Sarei molto curioso di sapere come funziona al tuo tavolo, se mai avrai modo di provare una partita :)