Fonti di ispirazione

Le fonti di ispirazione per il gioco sono varie.

L'idea principale nasce dalla volontà di raccontare la storia del rapporto tra due persone che si sviluppa nonostante la lontananza e le loro differenze.

Io mi sono ispirata alla storia d'amore tra Will e Lyra, i due protagonisti de "Il cannocchiale d'ambra", ultimo libro  della trilogia "Queste oscure materie" di P. Pullmann. Daniele ha avuto una ispirazione simile alla mia, grazie al film "Upside down" di Diego Solanas (2012); così abbiamo deciso di mettere insieme le due idee e vedere che cosa poteva uscirne.

Le meccaniche di gioco sono poi state ispirate, per me, da:
- Lost in the Rain, di Vivien Feasson, per la presenza di una minaccia, per l'atmosfera bambinesca inserita nelle consegne estetiche, e per la struttura in capitoli.
- La società dei sognatori, di Matthijs Holter, per la ritualità nell'uso della mappa, simile a quella della tavola weeja.
- Slay with me, di Ron Edwards, per la ripartizione delle autorità narrative tramite i "Vai" ("Go").

So che per Daniele una fonte di ispirazione importante è stato il gioco Vestalia, di S. Burchi, per la gestione dei temi nelle scene grazie al mazzo di carte.