Posted February 05, 2020 by Daniele Antonio Barbaglia
Rileggendo il regolamento, questo è il primo bandolo che ho deciso di svolgere.
Durante il Game Chef puntavo a far giocare la relazione tra “Padrone di un costrutto” e “Costrutto” (robot, androide, golem, giocattolo, spaventapasseri, altro) per far scoprire il punto più profondo del rapporto tra questi due personaggi.
Considerando anche che il Costrutto è qualcosa che non ha una coscienza - inteso come auto consapevolezza - perché è un oggetto, una cosa creata con un singolo scopo, mi affascinava l’idea di approfondire il tema per niente banale della sua presa di coscienza, ma non ero riuscito a ragionarci bene ai tempi. Pochi giorni per sviluppare il gioco e poca voglia di ragionarci post contest.
(Nota: questa cosa mi è venuta solo dopo aver visto Toy Story 4. Appena prima di vedere il film, il gioco che volevo inviare era totalmente diverso.)
Adesso, senza stare a definire cosa sia la coscienza perché non ho né la preparazione, né il ruolo per farlo, posso dire di volere approfondire questo dettaglio. Mi interessa portare in gioco anche la possibilità che il Costrutto possa diventare o meno auto consapevole.
Senza entrare nel vizioso circolo di ricercare ovunque delle citazioni, già ai tempi del Game Chef (e anche in queste ultime settimane dopo aver letto alcuni articoli) mi chiedevo se un costrutto potesse essere in grado di comprendere sé stesso avendo la possibilità. Ci sono tantissimi esempi di fiction legati a questo tema - uno tra tutti che mi è piaciuto molto è Detroit: Become Human - e solo negli ultimi giorni ho avuto voglia di approfondirlo.
Ecco, questo è il succo del gioco. Voglio che Emet faccia riflettere i giocatori proprio su queste incertezze, oltre che sull’obiettivo iniziale (imperfezioni e difetti, relazioni e affezioni).
Il come farlo l’ho già messo giù nel regolamento abbozzato che trovate anche qui, ma voglio cercare di capire se è effettivamente questa la strada da percorrere.
Questa sera dovrei testare il gioco dopo un sacco di tempo. Vediamo come va.